Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata ogni anno il 27 gennaio per commemorare le vittime dell’Olocausto e ricorda la data in cui, nel 1945, le truppe sovietiche arrivarono per prime presso la città polacca di Auschwitz e scoprirono il vicino campo di concentramento, liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.
Una di queste testimoni sopravvissute al campo di concentramento è la Senatrice Liliana Segre, a cui il Comune di Pegognaga ha recentemente assegnato la cittadinanza onoraria e che ammonisce:
“L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza”.
In questi tempi in cui avanza la cultura negazionista, in cui si riaffacciano prepotenti le discriminazioni e il razzismo, la scuola ha il fondamentale compito di ristabilire la veridicità degli eventi sviluppando un pensiero critico e indipendente e di educare fin da subito al rispetto degli altri, delle differenze e contro ogni forma di violenza.
Ricordare e riflettere insieme agli alunni sugli eventi della Shoah concorre a formare le coscienze e i valori degli studenti, a contrastare questi fenomeni e a trasmettere l’importanza di opporsi ad ogni discriminazione sia essa religiosa, etnica o razziale.
"è avvenuto, quindi può accadere di nuovo:
questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire"
(Primo Levi – I sommersi e i salvati)
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